SIA FATTA LA TUA VOLONTA'
9:04:00 PM Posted In famiglia , religione , sclerosi multipla , senso della vita , ulss Edit This 5 Comments »
Sia fatta la tua volontà
Sia fatta la tua volontà
Sia fatta la tua volontà i primi tre giorni della mia nuova vita ho continuato a ripetere queste cinque parole, incapace di pregare in nessun altro modo.
La mia nuova vita, un’altra, ancora.
Il mio dolce amore si è andato ad operare perché desiderava non sentire dolore, dolore provocato dalla sua malattia, la sclerosi multipla che si mangia la protezione chimica e lascia scoperti i fili elettrici del nostro corpo.
Questo succedeva nella mia seconda vita, quella che mi ha sconvolto distrutto annientato solo sette anni fa stravolgendo una bellissima vita disegnata a pennello nella mia fantasia di persona normale. Banale, stupida bellissima vita qualunque.
Cambiato tutto…Vabbè, pazienza si cambia, si impara che la vita è vita, non ci sono alternative, la si accetta così come arriva e poi ci si abitua, anzi, si riesce perfino ad essere sereni e trovare un equilibrio.
Riesci perfino a ridere di coloro che pensano che tu debba sempre solo soffrire e si incazzano e ti guardano torva ..."fa finta", "chissà in realtà cosa nasconde",.... no, in realtà si raggiunge davvero un equilibrio e si va avanti.
Poi quando ti dicono che si può fare qualcosa per far smettere il male, che magari la vita può essere anche serena e senza dolore fisico, la possibilità la si prende al volo.
Ecco quindi che una banale operazione che doveva occupare non più di un paio di giorni della nostra vita e invece ce la stronca, ancora.
Sia fatta la tua volontà
Sia fatta la tua volontà
Sia fatta la tua volontà
Quale volontà? Quale immenso disegno divino può guadagnarci nel lasciare mio marito in un letto di ospedale paralizzato, incapace di parlare, sbavando senza la capacità di capire?
Quale stella brillerà di più nel firmamento grazie al suo sacrificio?
Quale santo, eroe, dottore stà nascendo grazie a questa ulteriore sofferenza???
Sia fatta la tua volontà
Ora sono passati già cinque giorni, ho smesso di piangere e di bestemmiare.
Ho capito ancora, per l’ennesima volta che la vita è vita, non c’è nessun sublime disegno, niente di niente, solo una stupida vena che si è rotta nel cervello di mio marito, come un brufolo che scoppia, un’unghia incarnita, le doppie punte o la carie ad un dente.
Niente, niente, niente.
Parafrasando il buon vecchio Einstain l’uomo è una macchina perfetta fatta con materiale di merda.
Amen
Sia fatta la tua volontà
Sia fatta la tua volontà i primi tre giorni della mia nuova vita ho continuato a ripetere queste cinque parole, incapace di pregare in nessun altro modo.
La mia nuova vita, un’altra, ancora.
Il mio dolce amore si è andato ad operare perché desiderava non sentire dolore, dolore provocato dalla sua malattia, la sclerosi multipla che si mangia la protezione chimica e lascia scoperti i fili elettrici del nostro corpo.
Questo succedeva nella mia seconda vita, quella che mi ha sconvolto distrutto annientato solo sette anni fa stravolgendo una bellissima vita disegnata a pennello nella mia fantasia di persona normale. Banale, stupida bellissima vita qualunque.
Cambiato tutto…Vabbè, pazienza si cambia, si impara che la vita è vita, non ci sono alternative, la si accetta così come arriva e poi ci si abitua, anzi, si riesce perfino ad essere sereni e trovare un equilibrio.
Riesci perfino a ridere di coloro che pensano che tu debba sempre solo soffrire e si incazzano e ti guardano torva ..."fa finta", "chissà in realtà cosa nasconde",.... no, in realtà si raggiunge davvero un equilibrio e si va avanti.
Poi quando ti dicono che si può fare qualcosa per far smettere il male, che magari la vita può essere anche serena e senza dolore fisico, la possibilità la si prende al volo.
Ecco quindi che una banale operazione che doveva occupare non più di un paio di giorni della nostra vita e invece ce la stronca, ancora.
Sia fatta la tua volontà
Sia fatta la tua volontà
Sia fatta la tua volontà
Quale volontà? Quale immenso disegno divino può guadagnarci nel lasciare mio marito in un letto di ospedale paralizzato, incapace di parlare, sbavando senza la capacità di capire?
Quale stella brillerà di più nel firmamento grazie al suo sacrificio?
Quale santo, eroe, dottore stà nascendo grazie a questa ulteriore sofferenza???
Sia fatta la tua volontà
Ora sono passati già cinque giorni, ho smesso di piangere e di bestemmiare.
Ho capito ancora, per l’ennesima volta che la vita è vita, non c’è nessun sublime disegno, niente di niente, solo una stupida vena che si è rotta nel cervello di mio marito, come un brufolo che scoppia, un’unghia incarnita, le doppie punte o la carie ad un dente.
Niente, niente, niente.
Parafrasando il buon vecchio Einstain l’uomo è una macchina perfetta fatta con materiale di merda.
Amen