LA DEA MADRE
9:36:00 PM Edit This 1 Comment »
La Dea Madre spesso viene identificata con la terra, come corpo, come dominio.
Madre quindi il primo Potere Superiore dell'uomo primitivo... E' difficile staccarci dall'immagine di Dio Padre, ma se ci provassimo, se provassimo a pensare di non avere nessun dio, di non sapere spiegare le fasi della natura, rendendoci conto di essere piccoli ed assolutamente in pericolo, il nostro pensiero andrebbe senz'altro alla mamma.
La mamma che ci culla, che ci rassicura e ci riscalda.
La funzione della mamma non era molto diversa nella preistoria; non dimentichiamo che noi siamo mammiferi e come tali la parte femminile della nostra specie protegge e custodisce il cucciolo fino alla sua completa indipendenza.
LA DONNA E LA LUNA
Una Dea madre trova il suo motivo di esistere anche nel rapporto particolare che da sempre c'è col mistero della nascita e della morte, del concepimento e del ciclo mestruale femminile che è intimamente legato al percorso che ogni mese la luna segue nel cielo.
La luna è l'astro in assoluto più vicino e senz'altro più adorato fin dalla preistoria.
E' la luna che stabilisce le stagioni, che fa crescere le piante e fa partorire il bestiame.
Il ciclo della donna insomma è così simile al ciclo vitale della terra che è difficile non identificare l’una con l’altra.
Potrebbe essere – e “potrebbe” lo uso solo per scrupolo di ricerca, - uno dei motivi principali per cui tutte o quasi le dee del mondo sono state associate con l'astro che illumina la notte.
La luna, nelle sue diverse fasi che attraversa nel mese: nuova, crescente, piena, calante e ancora nuova, crea quell'infinito ciclo di crescita e decrescita, di vita, di morte e di rinascita che il corpo femminile ripete mensilmente.
Così noi troviamo, a qualsiasi latitudine del mondo, la luna e la donna legate a cicli di fertilità.
I cicli della fertilità erano estremamente importanti per le culture fondate principalmente su un'economia data dal lavoro dei campi e dai raccolti abbondanti.
La Dea attraversa i cicli dell'anno così come il seme che diviene frutto attraverso il ciclo della vita e delle stagioni in un'infinita ruota sempre uguale e sempre perfetta e perfettamente armonica.
La luna come personificazione della Mater Natura e quindi alla donna. Il suo ciclo reggeva e governava il sanguinamento mensile femminile e i ventotto giorni del suo percorso celeste erano simili ai naturali ritmi femminili che governavano le nascite e le fertilità.
Il sangue nella valenza antica, era ricettacolo dell'energia vitale e rivestiva un'importanza fondamentale per quanto riguardava l'ereditarietà e la forza.
Nel frattempo intanto si instaura il matriarcato, in quanto la figura materna femminile era assimilata a quella generatrice della natura.
Madre quindi il primo Potere Superiore dell'uomo primitivo... E' difficile staccarci dall'immagine di Dio Padre, ma se ci provassimo, se provassimo a pensare di non avere nessun dio, di non sapere spiegare le fasi della natura, rendendoci conto di essere piccoli ed assolutamente in pericolo, il nostro pensiero andrebbe senz'altro alla mamma.
La mamma che ci culla, che ci rassicura e ci riscalda.
La funzione della mamma non era molto diversa nella preistoria; non dimentichiamo che noi siamo mammiferi e come tali la parte femminile della nostra specie protegge e custodisce il cucciolo fino alla sua completa indipendenza.
LA DONNA E LA LUNA
Una Dea madre trova il suo motivo di esistere anche nel rapporto particolare che da sempre c'è col mistero della nascita e della morte, del concepimento e del ciclo mestruale femminile che è intimamente legato al percorso che ogni mese la luna segue nel cielo.
La luna è l'astro in assoluto più vicino e senz'altro più adorato fin dalla preistoria.
E' la luna che stabilisce le stagioni, che fa crescere le piante e fa partorire il bestiame.
Il ciclo della donna insomma è così simile al ciclo vitale della terra che è difficile non identificare l’una con l’altra.
Potrebbe essere – e “potrebbe” lo uso solo per scrupolo di ricerca, - uno dei motivi principali per cui tutte o quasi le dee del mondo sono state associate con l'astro che illumina la notte.
La luna, nelle sue diverse fasi che attraversa nel mese: nuova, crescente, piena, calante e ancora nuova, crea quell'infinito ciclo di crescita e decrescita, di vita, di morte e di rinascita che il corpo femminile ripete mensilmente.
Così noi troviamo, a qualsiasi latitudine del mondo, la luna e la donna legate a cicli di fertilità.
I cicli della fertilità erano estremamente importanti per le culture fondate principalmente su un'economia data dal lavoro dei campi e dai raccolti abbondanti.
La Dea attraversa i cicli dell'anno così come il seme che diviene frutto attraverso il ciclo della vita e delle stagioni in un'infinita ruota sempre uguale e sempre perfetta e perfettamente armonica.
La luna come personificazione della Mater Natura e quindi alla donna. Il suo ciclo reggeva e governava il sanguinamento mensile femminile e i ventotto giorni del suo percorso celeste erano simili ai naturali ritmi femminili che governavano le nascite e le fertilità.
Il sangue nella valenza antica, era ricettacolo dell'energia vitale e rivestiva un'importanza fondamentale per quanto riguardava l'ereditarietà e la forza.
Nel frattempo intanto si instaura il matriarcato, in quanto la figura materna femminile era assimilata a quella generatrice della natura.
1 commento:
Grazie x avermi aggiunto tra i tuoi link preferiti, adesso aggiungo te!!
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