STUDIARE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
5:24:00 PM Posted In adolescenti , compiti a casa , consulenze educative , demotivazione scolastica , difficoltà a scuola Edit This 0 Comments »
Buongiorno a tutti. Che periodo gente! siamo stati costretti a rimanere a casa, con figli a cui far fare i compiti, senza orari precisi a volte, senza ritmi di lavoro.
Per ragazzi in difficoltà questo non ha aiutato molto. 😔
Probabilmente se avete figli adolescenti li avete visti chiudersi in camera e non uscire più se non per pranzo e cena.
Per chi aveva già qualche difficoltà con la scuola, magari poco interesse, un po' di demotivazione, il periodo è stato duro.
Credetemi lo è stato un po' per tutti.
Se avete figli alle elementari vi invio a una pagina interessante che potrebbe esservi utile, compiti a casa che fatica se avete figli adolescenti con poca voglia, state qui che ci facciamo due chiacchere.
Consideriamo che con l'età un calo di interesse c'è, è fisiologico, ci stà. Ormoni che girano, personalità che cresce, interessi e priorità diverse...😈
Più crescono più sono convinti che sono in grado di farcela: sport, divertimento, amori vari...non volendo rinunciare a niente fanno tutto e si sfiniscono, non riuscendo a definire delle priorità e vedono i risultati peggiorare.Per essere aiutati o chiedere aiuto
bisogna ammettere di essere in difficoltà. non facile per un adolescente.
L'opposizione nasce quindi anche per affermarsi, rifiutano il ruolo di ubbidiente, rispettoso, studioso.
La trasgressione è ricercata, come la punizione, perchè ci guadagna in ammirazione e riconoscimento (suo ma anche degli amici).
Capite che iniziare un braccio di ferro qui, vuol dire perdere di sicuro. Evitate di fargli assumere il ruolo di cattivo studente, perchè non ci crederete ma è un bel ruolo, per molti.
Pressione familiare e futuro incerto può creare il fallimento e il disinteresse.
Cosa dovete fare?
Domanda da cento milioni!
So che arrivati a questo punto mi manderete in quel posto e chiuderete il blog con rabbia, ma la soluzione magica non c'è.
Cercate di parlare con il ragazzo (che non vuol dire parlate voi e lui ascolta) vuol dire prestate attenzione,non alle parole (magari userà quelle che sa farvi arrabbiare) ma al senso di ciò che dice, il tono, i gesti, le emozioni...
Provate ad essere solidali e presentare le diverse aspettative vostre e sue.
Provate ad organizzare i suoi tempi, tenendo conto dei suoi interessi e anche della studio.
Comunque se volete un piccolo aiuto in più, scrivetemi, vi rispondo in privato.
Per ragazzi in difficoltà questo non ha aiutato molto. 😔
Probabilmente se avete figli adolescenti li avete visti chiudersi in camera e non uscire più se non per pranzo e cena.
Per chi aveva già qualche difficoltà con la scuola, magari poco interesse, un po' di demotivazione, il periodo è stato duro.
Credetemi lo è stato un po' per tutti.
Se avete figli alle elementari vi invio a una pagina interessante che potrebbe esservi utile, compiti a casa che fatica se avete figli adolescenti con poca voglia, state qui che ci facciamo due chiacchere.
Consideriamo che con l'età un calo di interesse c'è, è fisiologico, ci stà. Ormoni che girano, personalità che cresce, interessi e priorità diverse...😈
Più crescono più sono convinti che sono in grado di farcela: sport, divertimento, amori vari...non volendo rinunciare a niente fanno tutto e si sfiniscono, non riuscendo a definire delle priorità e vedono i risultati peggiorare.Per essere aiutati o chiedere aiuto
bisogna ammettere di essere in difficoltà. non facile per un adolescente.
L'opposizione nasce quindi anche per affermarsi, rifiutano il ruolo di ubbidiente, rispettoso, studioso.
La trasgressione è ricercata, come la punizione, perchè ci guadagna in ammirazione e riconoscimento (suo ma anche degli amici).
Capite che iniziare un braccio di ferro qui, vuol dire perdere di sicuro. Evitate di fargli assumere il ruolo di cattivo studente, perchè non ci crederete ma è un bel ruolo, per molti.
Pressione familiare e futuro incerto può creare il fallimento e il disinteresse.
Cosa dovete fare?
Domanda da cento milioni!
So che arrivati a questo punto mi manderete in quel posto e chiuderete il blog con rabbia, ma la soluzione magica non c'è.
Cercate di parlare con il ragazzo (che non vuol dire parlate voi e lui ascolta) vuol dire prestate attenzione,non alle parole (magari userà quelle che sa farvi arrabbiare) ma al senso di ciò che dice, il tono, i gesti, le emozioni...
Provate ad essere solidali e presentare le diverse aspettative vostre e sue.
Provate ad organizzare i suoi tempi, tenendo conto dei suoi interessi e anche della studio.
Comunque se volete un piccolo aiuto in più, scrivetemi, vi rispondo in privato.
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